Meglio le pastiglie organiche o le sinterizzate per i freni della moto?

Pastiglie organiche o sinterizzate? Come capire quali sono più adatte alla tua moto

È arrivato il momento di cambiare le pastiglie dei freni alla tua moto, ma sei indeciso tra pastiglie organiche o sinterizzate?

Devi sapere che il mercato offre diverse soluzioni, ma trattandosi di componenti molto importanti, per fare la scelta giusta, è opportuno valutare con cura le due tipologie. Infatti, installare delle pastiglie inadatte alle caratteristiche tecniche e all’uso che si fa del veicolo può comportare dei rischi. Proviamo dunque a fare chiarezza analizzando le differenze tra le due tipologie.

Perché le pastiglie vanno sostituite?

Sostituire le pastiglie dei freni rientra tra gli interventi periodici che ogni bikers dovrebbe effettuare per garantire la sua sicurezza e quelle degli altri. Delle pastiglie usurate prolungano infatti il tempo della frenata e rappresentano quindi un grave rischio. Questa operazione va effettuata ogni volta che ci si accorge che qualcosa non va e la moto perde stabilità nella frenata.

Ogni prodotto poi ha la sua data di scadenza che dipende però anche dall’uso che si fa del mezzo, il modo in cui si guida può infatti influire sullo stato di usura. Puoi capire che è arrivato il momento di sostituire le pastiglie controllando visivamente se sono assottigliate o facendo attenzione se durante la frenata senti strani rumori.

Per ovviare al problema, potresti cambiarle quando cambi i dischi dei freni.

Qual è la differenza tra pastiglie organiche o sinterizzate?

Veniamo quindi al dunque: meglio le pastiglie organiche o quelle sinterizzate? Iniziamo descrivendo le differenze:

  • Le pastiglie organiche si chiamano in questo modo perché il materiale a contatto con il disco è organico. Ogni pastiglia è costituita da materiali leganti, lubrificanti e abrasivi. Le fibre però sono organiche, contengono cioè materiali naturali come gomma, carbonio, kevlar e resine. Pro di queste pastiglie è la maggiore potenza frenante a freddo, la particolare composizione consente infatti una maggiore aderenza al disco sin da subito. Di contro, con l’aumento della temperatura la frenata risulta meno efficiente.
  • Le pastiglie sinterizzate si ottengono da un processo che lega due metalli per formare un unico blocco compatto. È una tipologia di pastiglia semi-metallica per via della sua mescola prevalentemente composta da metalli piuttosto che da parti organiche. Queste pastiglie sono efficienti al massimo solo quando si sono riscaldate.

Come scegliere le pastiglie giuste per la tua moto?

Come abbiamo appena visto, la principale differenza tra pastiglie organiche o sinterizzate è nella loro composizione, ma anche nella potenza della frenata e la relativa usura del disco.

Le pastiglie organiche aderiscono bene al disco,ma si consumano in fretta se questo non ha una superficie regolare. Le pastiglie sinterizzate invece frenano bene ad alte temperature, meno bene a freddo perché il metallo deve scaldarsi per aderire bene al disco. Le pastiglie sinterizzate sono però più indicate in caso di dischi irregolari perché le scanalature creano maggiore aderenza e quindi più forza nella frenata. Sui dischi regolari invece non sono consigliate perché tendono a consumarli più velocemente.

Concludendo possiamo dire che le pastiglie organiche sono indicate sulle moto che difficilmente raggiungono alte temperature, quindi enduro, moto di piccola cilindrata, scooter e moto da città che richiedono una frenata lenta. Le pastiglie sinterizzate sono invece preferibili sulle moto i cui dischi arrivano ad alte temperature come le moto sportive e quelle che corrono in pista.

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